Sfatiamo un altro mito

Sfatiamo un altro mito

di Patrick McCarthy
Traduzione di Marco Forti

L’uso del prefisso “Te/Di/手” associato a tre aree geografiche (Shuri-te, Naha-te e Tomari-te) si osserva per la prima volta negli scritti di Funakoshi Gichin. Infatti, nel 1913, egli descrisse la classificazione del Tou-te (Toudi, 唐手 – Arte di combattimento cinese) nei tre distretti geografici e ne collegò l’origine a due fonti cinesi: Shorin (少林流) e Shorei (昭霊流).

Più di un decennio dopo, verso la fine del 1926, un comitato, incaricato di organizzare una dimostrazione di Toudi prima della visita di Kano Jigoro sull’isola nel gennaio 1927, scelse di usare pubblicamente quella classificazione, al posto del termine originale (Toudi, 唐手 e/o Toudi-jutsu Kenpo/唐手術拳法 usato anche da Funakoshi). Così facendo, riuscirono a portare un significativo riconoscimento pubblico e, allo stesso tempo, l’orgoglio locale a ciascuno dei distretti.

Il fondatore del Judo avrebbe tenuto un discorso su judo ed educazione in occasione dell’inaugurazione del primo Judo Yudansha Shinko Kai dell’isola.

Aristocratico, legato politicamente al governo nazionale e al comitato Olimpico, Kano era considerato l’educatore della nazione e la sua visita nella piccola isola era considerata un grande onore. Le tre autorità locali selezionate per dimostrare il Toudi/唐手 furono Mabuni Kenwa (1889-1952) in rappresentanza del Toudi/唐手 di Shuri; Miyagi Chojun (1888-1953) in rappresentanza del Toudi/唐手 di Naha; e Kyan Chotoku (1870-1945) in rappresentanza del Toudi/唐手 di Tomari.

Un comitato piuttosto conservatore, organizzato dal locale Consiglio dell’Educazione, compì considerevoli sforzi e attenta pianificazione nell’organizzare la visita. L’idea di utilizzare un prefisso (quale 唐 pronunciato Kara/Tou-), che identificava la Cina quale origine della pratica, specialmente durante quel periodo caratterizzato da forte nazionalismo, sentimento anti-cinese e radicale acutizzazione militare, non sarebbe stato di buon gusto e, di certo, avrebbe fomentato ostilità tra le opposte forze politiche.

L’uso dei nomi delle aree locali in cui insegnavano e praticavano i tre maestri designati fu concordato, inserito nel programma e infine mantenuto. Quindi, nonostante sia stato usato per la prima volta da Funakoshi nel 1913, fu a seguito di questo importante evento culturale che, a mio parere, si diffuse l’uso comune e pubblico di classificare il Tou-te/Toudi nelle pratiche locali di Shuri, Naha e Tomari.

Patrick McCarthy